Storia

Dal 1915 insieme alla comunità

L’archivio storico della CRI di Pordenone, a seguito degli eventi bellici del 1915/18, è andato quasi tutto disperso. Il documento più antico risale al 31 gennaio 1915 e riguarda la “Trasformazione della Delegazione di Pordenone in Comitato Distrettuale”, dove si rileva quindi che, a quell’epoca, a Pordenone esisteva da tempo una delegazione di Croce Rossa. 

Le tappe della presenza di Croce Rossa Italiana nel territorio sono segnate da un percorso di crescita e di stretto contatto con la comunità:

  • durante il primo conflitto mondiale il Comitato si adopera per raccogliere fondi per fornire lenzuola e biancheria all’Ospedale Militare e confezionare maglie di lana per i soldati al fronte. Le Infermiere Volontarie sono impegnate nell’Ospedale allestito nell’ex tribunale per i feriti della battaglia di Caporetto. Le IIVV sono attive fino allo smantellamento dell’Ospedale, il 29 ottobre 1917, quando il fronte avanzava ed era impossibile reperire mezzi di trasporto per l’evacuazione. Le IIVV vengono insignite della Medaglia di Bronzo della CRI per meriti di guerra.
  • il terremoto di Caneva del 1936 vede impegnate le IIVV nel centro di raccolta di Sacile
  • nel corso della seconda guerra mondiale le IIVV prestano servizio all’Ospedale di Pordenone e il Comitato istituisce un posto di primo soccorso presso la Stazione Ferroviaria
  • dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 gli associati CRI di Pordenone si prodigano per favorire l’evasione di soldati e cittadini prigionieri dell’esercito tedesco.  5000 le persone  liberate grazie all’impegno di CRI e della cittadinanza.
  • durante il disastro del Vajont vengono assistite le vittime portando soccorso e aiuti
  • dagli anni cinquanta e sessanta entra nel vivo l’assistenza alla popolazione con aiuti alimentari e supporto all’infanzia
  • durante le alluvioni del 1953 e del 1965 e 1966 il Comitato si muove per supportare le famiglie colpite con coperte e pacchi viveri
  • interventi straordinari si registrano anche nella partecipazione ai soccorsi per il terremoto del 1976. il Comitato si attiva h24 per supportare la popolazione e rispondere alla ricerca di famigliari dispersi fino agli interventi nelle zone più colpite nella Regione
  • nel 1978 viene istituita la componente giovanile della CRI locale, I “Pionieri” che aprono la strada a lunghi anni di crescita e ampia adesione ai principi e alle attività del Comitato nel territorio, sotto la guida del volontario Bruno Giorgesi 
  • dagli anni ‘80 si costituiscono i gruppi di “Volontari del soccorso” e si creano 35 Delegazioni comunali CRI in tutta la provincia
  • nel 1991 vengono supportati i migranti albanesi: 700 persone assistite in  due caserme del territorio. Grande è anche l’impegno per sostenere i profughi scappati dalla guerra in Ex-Jugoslavia, mentre ai profughi croati rimasti in patria si consegnano aiuti a Zagabria.
  • negli anni 2000 si registra la stabilizzazione di CRI nel territorio e la crescita del numero di volontari e ambulanze a disposizione della popolazione e operative anche a supporto delle strutture sanitarie locali.  Si sviluppano fortemente le attività sociali a sostegno della popolazione : famiglie in difficoltà, migranti, anziani e minori attraverso specifici progetti.