VENERDÌ 10 DICEMBRE 2021, ORE 19.30

ORATORIO BORGOMEDUNA VIA TIEPOLO

“IL 25 NON BASTA. RISCRIVIAMO IL NOSTRO DESTINO”

I GIOVANI CRI PORDENONE CHIAMANO A RACCOLTA LE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO IMPEGNATE  IN PRIMA LINEA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE PER UN CONFRONTO E PER FARE IL PUNTO SU «UNA DELLE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI PIÙ DIFFUSE, PERSISTENTI E DEVASTANTI CHE, AD OGGI, NON VIENE DENUNCIATA, A CAUSA DELL’IMPUNITÀ, DEL SILENZIO, DELLA STIGMATIZZAZIONE E DELLA VERGOGNA CHE LA CARATTERIZZANO».

INSIEME A “VOCE DONNA” E “IN PRIMA PERSONA”, L’AVVOCATA ROBERTA DE SIMONE DEL FORO DI PORDENONE E LA MEDICA D’URGENZA E PRONTO SOCCORSO, FABIANA NASCIMBEN E ALESSANDRA PAVAN A MODERARE L’INCONTRO. 

PordenoneI Giovani della Croce Rossa Italiana del Comitato di Pordenone fanno squadra con il territorio e scendono in campo perché “Il 25 novembre non basta” e perché l’azione contro la violenza sulle donne dovrebbe portare ad percorso capace di “Riscrivere il futuro” non solo delle vittime di violenza, delle persone che agiscono violenza, ma anche delle comunità, delle singole persone,  delle famiglie e soprattutto per le nuove  generazioni.

I Giovani volontari di CRI Pordenone apriranno l’incontro, che si terrà nella sala dell’oratorio di Borgomeduna a Pordenone, venerdì 10 dicembre alle ore 19.30, guidati dalla Delegata Alessia Ciuffa – coadiuvata da un eterogeneo focus team  – per interrogarsi rispetto ad una vera emergenza sociale e perché anche il 2021 conta numeri raccapriccianti e  in aumento dell’8% rispetto allo scorso anno. Su 263 omicidi commessi in Italia, in 109 casi la vittima era una donna e l’assassino qualcuno che avrebbe dovuto amarla: 93 donne sono state uccise in ambito familiare e affettivo, 63 di loro per mano del partner o di un ex. 

L’articolo 1 della Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne, emanata dall’Assemblea Generale nel 1993, definisce la violenza contro le donne come «qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata». E nella stessa dichiarazione si riconosce la matrice storica, sociale e culturale della violenza di genere: «Il femminicidio è la manifestazione di una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e donna che ha portato al dominio dell’uomo sulle donne e alla discriminazione contro di loro, e ha impedito un vero progresso nella condizione della donna».

I Giovani CRI Pordenone invitano alla partecipazione ad essere insieme in un confronto sul terribile dramma della violenza sulle donne e ci pongono nuovamente davanti alla necessità di rafforzare azioni concrete e quotidiane, di costruire reti di supporto, di istituzioni capaci di rispondere alla richieste di aiuto, per cancellare dalle nostre vite l’onta della violenza, agita, subita, taciuta.  

Incontro gratuito previa prenotazione tramite mail a giovani@cripodenone.it

(ingresso consentito con “Green pass rafforzato” verificato tramite App Verifica C19).